Riforma Ap, Ravenna si salva

RAVENNA – Secondo le indiscrezioni che stanno emergendo in queste ore, l’Autorità portuale di Ravenna sarebbe presente nel dl “Sblocca Italia” che contiene novità sul sistema logistico italiano. Non solo l’ente di via Antico Squero (unica Ap in Emilia-Romagna) si salverebbe ma non subirebbe nessun tipo di accorpamento, come era inizialmente in ipotesi, quando si parlava di Venezia ed Ancona. Questa la mappa che esce dagli ambienti romani, con le Autorità portuali che passano da 24 a 15.: Genova-Savona, La Spezia-Marina di Carrara, Livorno-Piombino, Napoli-Salerno, Gioia Tauro, Cagliari-Olbia-Porto Torres, Palermo-Trapani, Augusta-Catania-Messina, Taranto, Bari-Brindisi, Ancona, Ravenna, Trieste-Monfalcone e Venezia-Chioggia, Civitavecchia-Fiumicino-Gaeta.

Nel dl (bipartisan, studiato dal ministro dei Trasporti Maurizio Lupi e dalla presidente del Friuli Venezia Giulia Deborah Serracchiani),  a partire dal 2015 ogni distretto logistico potrà trattenere l’1% dell’Iva derivante dall’importazione delle merci movimentate nel territorio nazionale attraverso il proprio porto. Questa quota di Iva servirà per realizzare opere a livello portuale per incrementare la strategicità e l’operatività dello scalo stesso.