“Le barriere sono anche mentali”

RAVENNA – Come migliorare l’accesso alle aree portuali e, in generale, al mare per i portatori di handicap? Se ne è parlato sabato in Autorità portuale durante una tavola rotonda proposta da chi, come Sante Ghirardi per Marinando Onlus e Unione Vela Solidale,  utilizzano per il recupero dei disagi la vela terapia.

Presenti per Autorità Portuale il presidente Galliano Di Marco, per Capitaneria di Porto Armando Ruffini e l’assessore comunale Guido Guerrieri.  Il dibattito si é  acceso ad opera di interventi competenti (coop Il Cerchio, Enzo Pastore e Antonio Sciabica per Uvs, Jacopo Mutti per Naviga in Darsena e il Circolo Velico Ravennati ) tanto più perché contestualizzato in una fruizione urbanistica del quartiere Darsena insistente sul Candiano. Un progetto invocato ma finora disatteso, se non in fruizioni/spot. Tanti gli ostacoli lamentati: perché le barriere non solo architettoniche ma anche burocratiche e persistenti incapacità collaborative in primis fra i vari soggetti del mondo diportistico.

Eppure – sottolinea Marinando – l’occasione è stata veramente di dialogo: le organizzazioni presenti di volontari che si occupano del recupero di disabili, hanno evocato necessità concrete che mettano tutti in condizioni di fruire delle strutture “portuali” più vocate al pubblico e le istituzioni, meno ingessate del solito,  si sono impegnate: la Capitaneria di Porto ha già in essere un accordo a livello nazionale di collaborazione mentre il Comune delinea un concreto impegno per i prossimi appuntamenti sportivi al fine di assicurare strutture dedicate la cui progettazione va certamente partecipata con chi è in grado di capire le reali esigenze dei disabili per non commettere grossolani errori. Disponibilità massima è stata anche espressa da Autorità portuale  il cui Presidente si è detto sempre pronto ad ascoltare e semplificare le procedure mentre auspica comunione di intenti da parte dei vari circoli.