L’esperienza di Techno al servizio delle aziende operanti in Mozambico
Nasce TechnoCyMa, dalla volontà congiunta di Bcg Engineering Group e della società ravennate guidata da Roberto Nicolucci
Il 24 gennaio, nella capitale mozambicana, si è inaugurata, la sede di TechnoCyMa, ospitata all’interno dei nuovi uffici del gruppo BCG Engineering.
TechnoCyMa è nata dalla volontà congiunta di BCG Engineering Group, operativa a Maputo già da tempo, e della società italiana Techno, con sede a Ravenna, di mettere a disposizione delle aziende – italiane e non – operanti in Mozambico l’esperienza sviluppata in Italia e nel mondo da Techno in quasi 20 anni di attività nell’ambito dell’ingegneria, della consulenza, della gestione e del training in materia di sicurezza, igiene industriale e protezione ambientale.
Questa iniziativa ha, a sua volta, suscitato l’interesse di molte aziende italiane, principalmente ravennati ma non solo, già partner di Techno in molti progetti sia nel settore civile che industriale; l’idea di portare il knowhow italiano in Mozambico si è materializzata, in breve tempo, con la creazione del network KHItaly – Italian Know How da oggi ospitato c/o la stessa sede di TechnoCyMa.
Il coordinatore del progetto, l’ingegner Roberto Nicolucci (nella foto), presidente di Techno, ha colto l’occasione per illustrare brevemente a tutti i presenti l’idea imprenditoriale e presentare le aziende che hanno già aderito al progetto di rete.
Si tratta di un primo gruppo di una decina di aziende, altamente specializzate nei propri settori di
competenza, che si propongono di offrire soluzioni integrate e innovative sul territorio mozambicano sia nell’ambito della progettazione multidisciplinare che nell’ambito di progetti EPC; in quest’ultimo caso le competenze possono coprire l’intero ciclo dei progetti partendo dallo studio di fattibilità, proseguendo con le fasi di progettazione, ingegneria, procurement, project management e realizzazione arrivando fino ai servizi di manutenzione.
L’attuale gruppo può contare complessivamente su circa 250 persone, per un fatturato annuo di circa 30 milioni di euro, per il 50% realizzato sui mercati esteri principalmente nei settori dell’oil&gas, delle energie rinnovabili, della sanità, della petrolchimica, dello shipping, dell’alimentare e della cantieristica civile e industriale.
Le attività del network comprendono oltre alle attività legate alla sicurezza e all’ambiente, l’ingegneria multidisciplinare, la realizzazione di impianti elettrici, elettrostrumentali, elettromeccanici, HVAC, di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili, di rilevazione e estinzione incendi, di abbattimento dei gas nocivi, di sistemi di sicurezza per gli accessi in quota, nonché controlli e ispezioni industriali, servizi informatici e servizi integrati di HR.
Altri partner, che a breve si aggiungeranno a questo primo gruppo di aziende, sono specialisti nei settori della progettazione urbanistica, architettonica e del paesaggio, dei rilievi geofisici, dei rilievi topografici e geomatici e delle bonifiche ambientali.
Tra gli obiettivi del network KHItaly in Mozambico anche quello di sviluppare progetti di formazione per tecnici locali, creare partnership con società mozambicane e quello di porsi a disposizione per progetti gestiti dalle Agenzie di Cooperazione.
Progetti di training e trasferimento di know-how sono già stati progettati in passato da Techno assieme al Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Ferrara – attraverso la Techno HSE Academy – per numerose aziende e enti governativi inclusa, ad esempio, l’agenzia sudafricana EWSETA. KHItaly si propone inoltre di offrire servizi di supporto tecnico, commerciale e logistico ad altre aziende italiane che desiderano inserirsi sul mercato mozambicano. Techno e TechnoCyMa sono già oggi consulenti dell’Ambasciata italiana, dell’ICE e dell’AICS a Maputo per quanto riguarda le problematiche di sicurezza e salute sul lavoro del proprio personale, italiano e locale.
L’inaugurazione è avvenuta alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia a Maputo Marco Conticelli, dei funzionari dell’Ambasciata e del Consolato, dei rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del direttore dell’ICE, di alcuni funzionari dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e di rappresentanti dell’imprenditoria italiana in Mozambico, la sede di TechnoCyMa, ospitata all’interno dei nuovi uffici del gruppo BCG Engineering.