Scovato traffico d’auto rubate… in container

RAVENNA – Un container vuoto dal porto di Ravenna, loro ci mettevano dentro un’auto di lusso rubata, la portavano allo scalo di Genova, e poi la facevano ripartire verso l’Africa. Questo era il modo in cui operavano sei cittadini africani, tutti arrestati dalla polizia, dediti al traffico di auto rubate. Le auto arrivavano nei porti di Takoradi (Ghana), Tincan Island (Nigeria) e Lomè (Togo).

L’inchiesta è partita dal ritrovamento di un container in un’area ravennate con, all’interno, un Range Rover rubato. La polizia ha deciso di “seguire” il carico, arrivando, appunto, al porto di Genova. Era il febbraio scorso. Undici le auto rubate recuperate, tra cui quella del bomber della Sampdoria Maxi Lopez. Gli investigatori stimano un giro di affari che, se non fermato in tempo, avrebbe superato i due milioni di euro. In particolare i criminali trafficavano Suv Range Rover di vari modelli che poi venivano spediti in Africa. Tutte le auto individuate erano già dotate di falsa documentazione.

Il questore Mario Mondelli ha spiegato che il monitoraggio dei container che transitano in provincia “è un’attività che la questura sta sviluppando per la presenza del porto ravennate e che ha portato positivi risultati, come in questo caso”.