L’associazione Naviga in Darsena: «Il Monumento al Marinaio va valorizzato in loco»
Monduzzi: «Circondato da una bella pinetina, sarebbe il punto di arrivo ideale per un circuito ciclabile già allo studio, con partenza dalla Darsena»
Paolo Monduzzi, dell’associazione Naviga in Darsena, interviene sul dibattito riguardante lo spostamento della statua del Marinaio dalla sua location attuale (all’altezza del cimitero) a Porto Corsini. «Crediamo – dice Monduzzi – che il professor Marcello Landi abbia ragione: dopo anni di incuria, spostare il monumento dell’artista Giannantonio Bucci in diga a Porto Corsini, esposto agli agenti atmosferici, significherebbe condannarlo irrimediabilmente alla rovina. Il fatto che il monumento ravennate sia di travertino (e non di bronzo come quello che si trova a Taranto o di pietra come quello che si trova a Brindisi) lo rende infatti molto delicato.
Secondo l’associazione la scelta più saggia sarebbe oggi quella di «lasciare il monumento al Marinaio nel luogo in cui si trova. La zona, peraltro circondata da una bella pineta, si presta ad essere una meta di arrivo di un circuito ciclabile già allo studio in partenza dalla Darsena di Città. Un itinerario con uno sguardo sull’acqua e un altro sull’archeologia industriale, fino all’ideale punto di arrivo: una statua situata a metà strada tra il mare e la terra esattamente dove lo scultore l’ aveva voluta»
Investire delle risorse “in loco” – per l’associazione – risulterebbe un’ azione meritevole restaurando l’ opera e riqualificando l’ area circostante. Inoltre nell’ambito del collegamento marittimo di prossimo avvio tra Ravenna e Marina di Ravenna, il Marinaio sarebbe ben visibile e valorizzato anche dal punto di vista turistico a differenza dell’ improbabile attenzione dei crocieristi intenti a salire sugli autobus in partenza per le diverse destinazioni dell’ entroterra.