Inchiesta Berkan B, sospesi i vertici dell’Ap. «Ma il progetto hub non si ferma»

Una bomba giudiziaria si abbatte sul porto di Ravenna: il gip di Ravenna Janos Barlotti su richiesta della procura ha disposto la misura interdittiva della sospensione per un anno dalla carica per il presidente di Autorità portuale Daniele Rossi, il segretario generale Paolo Ferrandino e il dirigente tecnico Fabio Maletti. La notizia è riportata dal Resto del Carlino di Ravenna in edicola oggi, 10 settembre. Il provvedimento arriva nell’ambito dell’inchiesta sul parziale affondamento nel canale Piomboni, adiacente l’omonima pialassa, del relitto Berkan B. I tre erano stati ascoltati in procura l’11 luglio e avevano rivendicato la correttezza del loro operato. L’ipotesi di reato è quella di inquinamento ambientale, abuso e omissione di atti d’ufficio. Ora si attende l’interrogatorio di garanzia dove, in linea teorica, lo stesso gip potrebbe anche revocare la misura.

La sospensione arriva in un momento cruciale per il porto di Ravenna: si è nei mesi in cui dovrebbe partire il progetto di approfondimento dei fondali per i quali si è agli ultimi passaggi burocratici formali che precedono la gara. Passaggi per il quale serve, però, un vertice operativo. Così se la misura dovesse essere confermata è probabile che da Roma sia nominato un commissario che avrà il compito principale di apporre le ultime firme sulle carte.

Le reazioni e la nota ufficiale di Autorità portuale

Durante tutta la giornata del 10 settembre ci sono state diverse reazioni da parte della politica e anche degli imprenditori, preoccupati per le conseguenze che potrebbe avere l’inchiesta sull’escavo. Il sindaco Michele De Pascale ha spiegato di essere in contatto con la neo ministra delle infrastrutture – l’emiliana Paola De Micheli – che dovrebbe procede alla nomina del commissario nel caso la sospensione sia confermata. In serata è arrivata la nota ufficiale di Autorità portuale.

«Il giorno 9 settembre 2019 il gip presso il Tribunale di Ravenna ha emesso un provvedimento di interdizione nei confronti del Presidente, del Segretario Generale e del Direttore Tecnico dell’Ente, i quali quindi, in pari data, sono sospesi dai relativi incarichi. Gli interessati respingono fermamente gli addebiti, in sintesi non aver impedito l’affondamento della nave Berkan B e relative conseguenze, ritenendoli errati nei loro presupposti di attribuzione soggettiva e infondati nel merito», scrive l’ente.

«L’Autorità di Sistema Portuale ha, fin dall’insorgenza del problema, attuato tutto quanto in suo potere per fronteggiare la situazione, evitando così gravi danni ambientali. In attesa delle determinazioni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti vigilante, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale garantisce il proseguimento di tutte le proprie attività istituzionali, con particolare riferimento al rispetto delle tempistiche connesse al progetto HUB ed alle operazioni per la rimozione della Berkan B, i cui necessari adempimenti amministrativi sono già ultimati e pronti per la pubblicazione»