Assegnato un finanziamento di 37 millioni per il progetto di hub portuale

La commissione europea premia la città nell'ambito di un bando che sarà ufficializzato il prossimo 12 dicembre

Al Porto di Ravenna è stato assegnato un finanziamento europeo di oltre 37 milioni di euro per la realizzazione del Progetto di Hub portuale. Il finanziamento conferito a Ravenna dalla Commissione europea nell'ambito del bando delle grandi reti di trasporto, sarà ratificato il 12 dicembre prossimo nel corso della riunione del Comitato di Coordinamento degli Stati membri.

Questo quanto dichiarato dal sindaco di Ravenna Michele De Pascale e dal presidente di Ap Danuele Rossi. «Appena appresa la notizia per prima cosa abbiamo contattato il ministro Delrio ed il presidente della Regione Emilia-Romagna Bonaccini per ringraziarli del loro sostegno che ha consentito il raggiungimento di questo risultato importantissimo per Ravenna e per la portualità nazionale. Restano ancora alcuni decisivi passaggi burocratici in relazione all'iter del Progetto "Hub portuale di Ravenna 2017" - avviato il 18 settembre scorso con la presentazione del Progetto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed in corso di esame al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici - che si auspica possa concludersi in tempi rapidi e permettere così l'avvio di lavori tanto attesi da tutto il cluster marittimo portuale della Regione e non solo».

 


L'inaugurazione del nuovo sottopasso

Ripulito l'ascensore del sottopasso, era stato imbrattato sabato

E' stato imbrattato e ripulito nel giro di poche ore dall'associazione Naviga in Darsena il sottopasso tra via Pallavicini e piazzale Aldo Moro, appena inaugurato. Ad essere preso di mira da un writer che ha lasciato la propria firma è stato l'impianto ascensore. L'associazione, che ha da poco rinnovato il sottopassaggio, segnalerà quanto avvenuto alle autorità e invita chi è a conoscenza di elementi utili all'identificazione dell'autore a farsi avanti.

 


Cena di "sistema" organizzata dai piloti all'Osteria Nuova

La corporazione ravennate ha voluto rendere omaggio al suo direttore, Fiorenzo Milani, e alle altre forze presenti nello scalo romagnolo

Martedì 17 ottobre all'Osteria Nuova di Bagnacavallo la corporazione dei Piloti ha organizzato una cena conviviale in segno di ospitalità in occasione della visita del direttore della Fedepiloti Fiorenzo Milani, accompagnato dal vice direttore Stefano Stagnaro (fresco di nomina e pilota della coproazione di Ravenna), il Comandate della Capitaneria di Porto Pietro Ruberto, il presidente dell'Autorità portuale Daniele Rossi. Presenti alla cena anche Riccardo Vitiello (Sers rimorchiatori) e Mauro Samaritani, alla guida deglo ormeggiatori.

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La cena, avvenuta in clima molto informale, è stata apprezzata da tutti gli invitati. Lo spirito di Fedepiloti è quello della sinergia tra Autorità di sistema marittima e servizi tecnico nautici. Non era presente il capo pilota Roberto Bunicci perché impegnato nella partecipazione ad un corso di pilota elitrasportato a Pescara nel terzo nucleo aereo della Guardia Costiera organizzato dalla Fedepiloti e dal comando generale della Capiteneria di porto. La cena ha preceduto il convegno che si è tenuto nel pomeriggio di mercoledì.


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Contship è stufa di aspettare: gelo con le istituzioni sull'escavo

Cecilia Eckelmann Battistello interviene durante l'inaugurazione delle gru di banchina che rischiano di essere un investimento sovradimensionato

IMG_1879La Tcr inaugura le nuove gru di banchine ma la presidente di Contship, il socio privato dell'azienda che ne detiene il 30 per cento, tuona contro i ritardi degli approfondimenti dei fondali. Cecilia Eckelmann-Battistello ha preso infatti la parola durante il convegno che si è tenuto questa mattina prima dell'inaugurazione ufficiale delle gru di banchina (capaci di movimentare ottomila teu, con 25 milioni di investimento) e ha spiegato che Ravenna, se non concretizza il progetto di approfondimento, rischia di avere quattro gru meravigliose ma inutili perché navi di quel calibro non entreranno mai in porto.

L'imprenditrice ha attaccato in particolare sui ritardi del cosiddetto "progettone" spiegando che la città ha perso il treno della ripresa: così mentre tutti i porti dell'Adriatico (e quello di La Spezia, dove Contship ha un altro importante terminal container) crescono sul fronte del traffico contenitori, Ravenna è in difficoltà. L'intervento ha rovinato il clima di "festa" del convegno portuale e la successiva inaugurazione. Da parte loro, le istituzioni hanno invece sostenuto la positività del rinnovato clima di fiducia e l'avvio del nuovo iter progettuale che dovrebbe portare ad un escavo a 12,5 metri. Peccato che, se tutto va bene, se ne parlerà dal 2019.


L'inaugurazione del nuovo sottopasso

Ecco la nuova veste del sottopasso pedonale in Darsena

La tradizione dei mosaici e la modernità della street art insieme. Il progetto, realizzato da Naviga in Darsena, dà una nuova vita al collegamento col centro storico

In alto disegni che riproducono i mosaici patrimonio dell’Umanità Unesco; sotto, da una parte la copia di una cartina di Ravenna realizzata a fine Ottocento dal Savini; dall’altra una illustrazione panoramica che presenta il territorio romagnolo da San Marino ai nove lidi ravennati; e poi la riproduzione di foto storiche della città custodite dalla biblioteca Classense e di scatti delle statue del teatro Alighieri, delle porte di Ravenna, del mausoleo di Teodorico e di palazzo Merlato. Il tutto in 70 pannelli in DBond (materiale dello spessore di 3 millimetri, che garantisce una buona resistenza agli urti) che hanno sostituito i precedenti in plexiglass, imbrattati e resi pericolosi dai danni causati da atti di vandalismo.

Da oggi il sottopasso che collega la stazione alla Darsena, tra viale Pallavicini e piazzale Aldo Moro, si presenta con una veste nuova, per offrire alle persone che lo percorrono e non conoscono Ravenna tanti piccoli assaggi delle meraviglie che può riservare loro la nostra città, e per rammentarle a tutti gli altri.

I murales già presenti sono stati ripuliti, così come le luci e i soffitti. Tutta la pavimentazione è stata restaurata. E’ stata installata inoltre una rete anti piccioni e verranno montate nuove rampe, più larghe, per le biciclette. L’intervento, che anticipa parte di uno dei progetti candidati al bando periferie, è stato realizzato dall’associazione Naviga in Darsena e hanno contribuito la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e la Camera di commercio.

L’obiettivo del progetto è valorizzare un’importante infrastruttura di connessione del tessuto urbano facendola diventare un elemento di comunicazione e promozione della città, grazie ad elementi rappresentativi del patrimonio architettonico, musivo e iconografico di Ravenna. In questo modo è possibile dare nuovo impulso all’unico collegamento ciclo-pedonale tra centro storico e darsena di città.

All’inaugurazione sono tra gli altri intervenuti il sindaco Michele de Pascale, il presidente dell’associazione Naviga in Darsena Paolo Monduzzi, il consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Giancarlo Bubani, il presidente della Camera di commercio Natalino Gigante, gli assessori all’Urbanistica Federica Del Conte, alla Partecipazione Valentina Morigi, ai Lavori pubblici Roberto Fagnani e al Turismo Giacomo Costantini. Le illustrazioni sono di Finalba Di Pietro; la consulenza storica di Laura Gramantieri; la ricerca fotografica di Enzo Pezzi; l’illustrazione panoramica di Franco Franchini, il progetto grafico di Giancarlo Gramantieri e Delio Mancini.


Una veduta del porto

Escavo dei fondali, il progetto muove i primi passi "ufficiali" dopo un lungo stop

La scorsa settimana circa venti faldoni di carte sono stati portati a Roma. In settimana se ne è discusso in consiglio comunale

Una nave entra nel porto di Ravenna
Una nave entra nel porto di Ravenna

Il progetto di escavo dei fondali del porto di Ravenna è ripartito ufficialmente lunedì scorso, quando l’Autorità di sistema portuale ha portato a Roma le carte per avviare l’iter ministeriale. In settimana se ne è parlato anche in consiglio comunale.

Dopo due anni di stallo, dovuti anche alla rottura dei rapporti tra l’ex presidente di Ap Galliano Di Marco e le istituzioni locali, si torna quindi in una fase operativa. Il progetto, rispetto al passato, è stato ridimensionato: non si scaverà più a 14,5 metri ma a 12,5 metri (13,5 in avamporto). Oggi il fondale misura una decina di metri “ufficiali” ma è soggetto a insabbiamenti che hanno determinato, in passato, anche l’impossibilità delle navi di entrare in condizioni di sicurezza con la bassa marea. Oltre all’escavo è previsto il rifacimento di alcune banchine, per un totale di circa sei chilometri. Il progetto costerà 235 milioni di euro, 60 coperti dal Cipe, 55 da fondi propri di Ap e gli altri ottenuti grazie ad un finanziamento della Banca Europea degli Investimenti.

Il presidente Daniele Rossi ha spiegato che i tempi di avvio del progetto sono legati a quelli burocratici ma, se tutto dovesse andare secondo quanto previsto, si potrebbe cominciare a scavare nel 2019, con il bando di gara pubblicato nella tarda primavere del 2018. In totale saranno scavati 4,7 milioni di metri cubi di materiale che finiranno in gran parte in tre aree dove saranno realizzate piattaforme logistiche. Una di queste sarà costruita da Sapir. Proprio l’accordo con Sapir, che non era stato trovato con la passata presidenza, è stato decisivo per la stesura del progetto. L’ipotesi di scavare a 14,5 metri non è tramontata ma è rimandata ad una seconda fase, da attuare in futuro.